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Oggi le confraternite Tarantine protagoniste della Settimana Santa sono due: quella del Carmine e quella dell’Addolorata.

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Essenzialmente i confratelli si distinguono dagli abiti.

Quelli del Carmine – detti “i fratelli dalla mozzetta bianca” – indossano una lunga tunica bianca sulla quale sistemano due scapolari su cui compaiono le scritte “Decor” e “Carmeli”. Alla cintura portano una cintura di cuoio da cui pendono un rosario nero e un medagliere. Sulla tunica indossano la “mozzetta” – ossia una mantellina corta color crema – chiusa sul davanti da 22 bottoncini neri. Sul capo calano un cappuccio bianco, con due fori all’altezza degli occhi.

Sopra il cappuccio calzano un cappello nero orlato di azzurro. In mano reggono una mazza bianca con un pomello nero.  Non indossano scarpe, sono scalzi .

Anche i confratelli dell’Addolorata – detti “i fratelli dalla mozzetta nera” – vestono una tunica bianca, ma sopra indossano una mozzetta di colora nero, chiusa sul davanti da 9 bottoncini bianchi. Sulla sinistra del petto hanno un medaglione ovale in argento, raffigurante il volto dell’Addolorata, sul quale è incisa la scritta “Mater Dolorosa”. Il cappuccio è uguale, mentre il cappello che non calzano mai, ma viene tenuto dietro le spalle, è di colore nero orlato di bianco. Sul cappuccio portano una corona di spine, simbolo di quella fatta cingere a Gesù durante il Calvario. Alla cintura hanno il rosario nero, e due strisce di panno nero alle cui estremità viene annodata una nappa. Calzano scarpe nere su cui viene attaccata una coccarda bianca con un bottone nero al centro, nel gergo locale “ a’ chiancaredde”.

I confratelli dell’Addolorata non portano la mazza.

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