parco eolico
foto: Renexia
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“Beleolico è il primo parco eolico offshore del Mediterraneo. Lo abbiamo presentato nel nostro porto, tanta tecnologia e un investimento realizzato grazie all’impegno di Renexia, eccellenza italiana che ha sposato la transizione ecologica che abbiamo avviato da qualche anno a questa parte e ha puntato sulla nostra città come laboratorio per le energie rinnovabili.”

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E’ quanto comunica il già Sindaco di Taranto, Rinaldo Melucci, in una nota ai media. “In un momento strategico, per altro, in cui la crisi energetica crea tensioni geopolitiche internazionali, la stessa Banca Europea degli Investimenti smette di finanziare i fossili e abbiamo l’esigenza di decarbonizzare la nostra area l’industriale.”

Le caratteristiche tecniche del parco eolico

Beleolico rappresenta un’infrastruttura con caratteristiche di innovazione e sostenibilità:10 turbine per una capacità complessiva di 30 MW una volta in funzione capace di assicurare una produzione di oltre 58 mila MWh per coprire il fabbisogno annuo di 60 mila persone, nell’arco della sua vita, Beleolico consentirà un risparmio di circa 730mila tonnellate di CO2.

Il vento del mare: i vantaggi dell’eolico

L’eolico in mare è una tecnologia che porta vantaggi nel campo della produzione di energia da fonti rinnovabili, perché sfrutta il vento del mare che ha una forza maggiore. In questo modo Beleolico è in grado di generare più energia rispetto ad un impianto eolico sulla terraferma.

L’eolico in mare offre grandi vantaggi anche per l’ambiente: non occupa un suolo fisico, è una vera alternativa per la produzione di energia pulita perché riduce la produzione Co2, è un concreto contributo al percorso di transizione ecologica ed energetica che l’Italia ha intrapreso.

Energia pulita per il rilancio di Taranto

Beleolico è un impianto sostenibile dal punto di vista ambientale ma anche sociale: si inserisce in un contesto segnato dalla presenza dell’industria pesante ed è stato pensato per contribuire al rilancio di Taranto, perché potrà generare una nuova filiera industriale grazie alle attività di mantenimento delle sue strutture, sia a terra sia in mare, con l’impiego di operatori locali.

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