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Prosegue in maniera spedita il programma di attività messo a punto dall’Amministrazione Melucci allo scopo di creare nuovi servizi e spazi di aggregazione in grado di contrastare l’isolamento e la marginalità culturale di minori e famiglie.

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Puntando sulle risorse previste dal “Piano di rigenerazione sociale per l’area di Taranto” approvato con decreto del 07.08.2020 del Ministero dello Sviluppo Economico (i cosiddetti “fondi ex ILVA”), la Giunta comunale ha messo nero su bianco una delibera con cui si autorizza la realizzazione di un “Centro Culturale Ricreativo per l’infanzia”. Questo avrà come sede la struttura al civico n. 23 di via Pisa che, come illustrato dall’assessore ai Lavori Pubblici, Cosimo Ciraci, sarà sottoposta a lavori di manutenzione straordinaria, adeguamento e valorizzazione il cui costo complessivo è stato fissato a 450mila euro.

Il percorso che porterà alla nascita del “Centro” è stato avviato con l’approvazione del progetto di fattibilità tecnico/economica degli interventi su un immobile che dovrà rappresentare l’ennesima dimostrazione dell’impegno profuso dall’Amministrazione guidata dal sindaco Rinaldo Melucci nell’ambito di iniziative a sfondo sociale, fra cui spiccano quelle volte alla rifunzionalizzazione e al miglioramento dell’accessibilità e della fruizione di beni da destinare ad attività culturali.

“Avvicinare bambini, adolescenti e giovani ai luoghi della cultura e al concetto di “comunità” è il nostro obiettivo primario – ha affermato il primo cittadino -. Sono anni che abbiamo dato vita ad iniziative che mirano a trasmettere una narrazione innovativa della città grazie anche all’avvio di processi culturali non solo virtuosi, ma anche capaci di favorire una rigenerazione sociale nel solco del nostro piano “Ecosistema Taranto”.

Utilizzando i “fondi ex ILVA”, ricordo che per la città di Taranto sono stati messi a disposizione 20 milioni e mezzo di euro, fino ad oggi abbiamo dato vita a 12 progetti ottimizzando i servizi assistenziali e di sostegno a favore delle famiglie che hanno più bisogno, potenziando l’offerta culturale ed accelerando il processo di cambiamento del territorio attraverso il rafforzamento del concetto di “welfare di comunità”. Il tutto a riprova di come l’Amministrazione sia sempre più attenta e vicina alle esigenze della cittadinanza.”

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