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Tra le azioni più deplorevoli che gli incivili compiono ogni giorno c’è l’abbandono incontrollato di rifiuti.

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Vecchie masserizie, materiale di risulta di lavori edili, abiti e mobili ed a volte anche materiale pericoloso come amianto, oli esausti, pneumatici e batterie d’auto sono solo alcune delle tante tipologie di rifiuti che deturpano ed avvelenano strade e piazze cittadine, ma anche angoli di territorio come il fiume Galeso o le spiagge del litorale.

Sopralluogo ai Tamburi

A poca distanza dalla giornata dedicata alla commemorazione dei defunti, i riflettori di Kyma Ambiente e amministrazione Melucci non si spengono nella zona del cimitero. Sopralluogo nel quartiere Tamburi del presidente della partecipata Giampiero Mancarelli, i vigili ecologici aziendali in sinergia con la Polizia Locale di Taranto.

Proprio qui sono state installate tre nuove videotrappole di ultima generazione, in azione 24 ore su 24 e capaci di catturare immagini in un raggio di oltre 600 metri. In totale, fino ad ora, sono oltre 60 i dispositivi disseminati in varie zone della città e altri verranno posizionati, reinvestendo proprio le risorse provenienti dalle multe già pagate dai trasgressori.

Durante il sopralluogo sono stati trovati, in via San Brunone, rifiuti di ogni genere abbandonati per strada. Dal materiale di risulta edile, fino a giocattoli per bambini, sedie, espositori di cosmetici e barattoli di vernice.

Tutti ingombranti lasciati sull’asfalto, a pochi passi dalla corsia di marcia delle automobili. Anche in questo caso, come avvenuto in via Crispi pochi giorni fa, sono state trovate ricevute di bollette con alcuni dati utili agli agenti della Polizia Locale per risalire all’identità dei presunti colpevoli.

Inoltre, nel centro abitato del quartiere, i vigili ecologici di Kyma Ambiente hanno trovato altri rifiuti abbandonati per strada, insieme a materiale utilizzato per lavori edili, nei pressi di alcuni condomini. Anche qui altri documenti lasciati tra i rifiuti potrebbero aiutare le operazioni di identificazione dei responsabili.

Pulizia e sanzioni

Entrambe le zone sono state ripulite, ma il monito del presidente di Kyma Ambiente Giampiero Mancarelli è lapidario: «Chi ha fatto tutto questo non la passerà liscia. Stiamo lavorando in stretta sinergia con l’assessore alla Polizia Locale Cosimo Ciraci e con il comandante del corpo Michele Matichecchia per limitare questi fenomeni che fanno male prima di tutto ai cittadini».

Non solo sanzioni amministrative, ma partiranno anche segnalazioni alla Procura: «Vogliamo migliorare la qualità della vita in città, questo è il primo impegno dell’amministrazione Melucci e su questa strada andremo avanti».

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