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Un “Bonus Cani” per salvare i nostri amici a quattro zampe dalla solitudine e dell’abbandono e per risparmiare danaro pubblico usufruendo di agevolazioni sulla Tari.

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Una idea semplice potrebbe generare benefici per tutti

È l’idea promossa dai consiglieri comunali Stefania Baldassari e Marco Nilo, autori di una mozione presentata al Sindaco e al Consiglio Comunale sull’argomento. L’iniziativa ricalca quella già adottata in tantissimi Comuni virtuosi sull’intero territorio nazionale.

Una idea semplice potrebbe generare benefici per tutti: salvaguardando gli animali, premiando i cittadini con le agevolazioni sulle tasse, alleggerendo gli esborsi per le casse comunali.
Baldassari e Nilo, pertanto, chiedono a Sindaco e Giunta di dare mandato alle direzioni di rispettiva competenza per far redigere una bozza di modifica al regolamento Tari, per poi discutere in Consiglio Comunale le migliori forme di agevolazione.

Agevolazioni sul pagamento della Tari per chi adotta un cane

In alcuni Comuni – scrivono nel documento Baldassari e Nilo – è stata creata un’iniziativa di particolare rilevanza sociale: agevolazioni sul pagamento della Tari per chi adotta un cane dal canile municipale. Una ipotesi di questo tipo mirerebbe a perseguire due finalità: da un lato garantire ai cani la possibilità di essere adottati da una famiglia che possa prendersene cura, dall’altro ridurre le spese dei canili a carico del Comune. In altri comuni italiani la soluzione di cui sopra è già stata adottata con modalità ed incentivi differenti”.

Bonus Animali Domestici: come funziona

Questa agevolazione dipende da Comune a Comune ma, dove già adottato, i requisiti sono solitamente sempre gli stessi, ovvero si deve trattare di un’adozione effettuata presso uno dei canili del Comune e – ovviamente – l’animale domestico deve essere trattato bene, con periodiche verifiche (solitamente due volte l’anno) da parte degli enti preposti.

L’idea di questa agevolazione nasce dalla constatazione dell’elevato costo sostenuto dai vari comuni per la gestione dei canili. Meno cani ci sono in custodia, meno spese si devono sostenere, evitando anche i costi non strettamente economici ma comunque sopportati dalla comunità.

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