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Prende il via, a partire dal 10 maggio, in contemporanea su tutto il territorio nazionale, l’iniziativa dei nastri gialli #bloccadegrado, promossa dall’Ance insieme alla società civile, il mondo produttivo, la filiera e tutti coloro che vogliono reagire all’incuria e al degrado.

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Il nemico dello sviluppo, dell’economia e della buona occupazione, è spesso l’imbruttimento in cui siamo costretti a vivere tra incuria e abbandono. Una maledizione che in provincia di Taranto ha il sapore delle battaglie perse a prescindere, anche quando non si è deciso di combatterle, come se fossimo abituati alla sconfitta e al brutto che ci circonda.
Paolo Campagna, presidente dell’ANCE di Taranto, preannuncia così la grande mobilitazione che su tutto il territorio nazionale l’Associazione Nazionale Costruttori Edili sta mettendo in atto dichiarando un “No” netto all’incuria, all’abbandono o alla burocrazia asfissiante che blocca tutto e peggiora le condizioni di vita di miglia di comunità.

La campagna #bloccadegrado parte ufficialmente domani anche in provincia di Taranto dove la locale sezione dell’ANCE ha già individuato alcuni cantieri, manufatti, opere storiche o civili che da anni attendono un loro recupero o riqualificazione.
Nel nostro territorio su alcune situazioni di degrado abbiamo già intavolato una interlocuzione con gli enti preposti, sia nel Comune capoluogo, così come in quelli della provincia – dice Campagna – ma oggi quello che tentiamo di mettere in atto non è solo una mera campagna di denuncia, ma una vera e propria campagna di mobilitazione civile che sia in grado di far tornare la vista anche a chi per assuefazione non si accorge quasi più del cantiere abbandonato di fronte a casa sua, del giardino chiuso, o della scuola con gli infissi rotti.

Grazie agli strumenti disponibili sul sito www.bloccadegrado.it (nastri, volantini e cartelli) chiunque può partecipare alla mobilitazione scattando foto da condividere sui social network (hashtag #bloccadegrado) e segnalando sullo stesso sito tutti i casi di degrado e di immobilismo presenti sui territori.

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