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«Bloccare le procedure di sgombero e attivare immediatamente una fase nuova di accertamento e verifiche del sacrosanto diritto alla propria casa per centinaia di famiglie, era per noi il primo passo. Ora si vada spediti verso una soluzione dignitosa per tutti.» E’ il commento del segretario del SUNIA di Taranto, Luigi Lamusta, che proprio ieri alle 12 ha guidato la delegazione di inquilini degli stabili di Taranto e San Giorgio Ionico che nei giorni scorsi avevano ricevuto la lettera con l’invito a lasciare le loro abitazioni da parte della Carim, la società veicolo con cui il Comune di Taranto ha firmato la convenzione per le procedure di cartolarizzazione di parte del suo patrimonio immobiliare.

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«A quelle lettere – ricorda Lamusta – seguì la mobilitazione delle famiglie che insieme al SUNIA nella scorsa settimana organizzarono un sit-in sotto la sede della società veicolo chiedendo l’immediato blocco di tutti gli atti in corso.

Ieri abbiamo incontrato l’ampia disponibilità dell’assessore comunale Viggiano non solo per l’opera intermediazione compiuta nei confronti della Carim, ma soprattutto per le garanzie che l’ente civico ha intenzione di mettere in atto per tutte le famiglie in difficoltà.

Entro sette giorni il SUNIA fornirà gli elenchi dettagliati degli assegnatari e inquilini degli stabili in questione, offrendo così la possibilità di verificare caso per caso le opzioni da mettere in atto: si parla di una reiterazione del contratto per i contratti ERP (Edilizia Residenziale Pubblica) e di ipotesi di acquisto agevolato (abbattimento del 30/40%) o formule come il “rent to buy” per gli altri tipo di locazione.

E’ una fase che va monitorata con grande attenzione – termina Lamusta – e il SUNIA si farà garante di tutti i diritti di queste persone

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