foto: iltarantino.it
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«Dal suo insediamento l’amministrazione Melucci muove lungo un faticoso percorso di rinascita e rilancio del nostro territorio. I risultati raggiunti  non possono essere valutati con l’occhio utopico di chi vorrebbe tutto e subito, ma vanno inquadrati come obbiettivi acquisiti in poco tempo e tappe di un percorso strategicamente definito.» Lo dichiara Gianni Cataldino, Assessore allo sviluppo economico e marketing territoriale del Comune di Taranto, facendo il punto sull’operato della giunta e sulla condizione complessiva del territorio ionico.

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«I dati in aumento dei flussi turistici sono la cartina di tornasole di queste azioni – evidenzia Cataldino. La Taranto di oggi non è quella di qualche anno fa,questo è un dato incontrovertibile, e il lavoro di rideterminazione della sua immagine e della sua economia sta producendo risultati evidenti. Tutto questo lo si è acquisito con una visione strategica chiara e una capacità di sedere ai tavoli istituzionali con competenza e autorevolezza. Ogni problema va affrontato inquadrandolo nel giusto contesto, locale, regionale e nazionale.
Il tema della desertificazione commerciale dei centri urbani, in particolar modo dei centri storici ed il conseguente degrado delle aree urbane è in Italia un problema di grande attualità ancora in cerca di adeguate soluzioni. Negli ultimi 10 anni nel nostro paese i negozi sono calati di quasi 63 mila unità a fronte di un aumento del 13,1% di strutture ricettive, bar e ristoranti oltre ad un commercio online e porta a porta che è aumentato del 76,6% .
Un dato che va di pari passo con una diffusa e crescente diminuzione della qualità della vita delle città, una percezione di scarsa sicurezza e di ordine pubblico e a cui aggiungerei una locale abitudine di una parte della cittadinanza al non rispetto delle regole in genere.

Su questi temi si registra un’azione di contrasto sempre crescente dell’amministrazione Melucci. Un’azione che da una parte procede con una sempre più positiva azione di controllo del territorio, dall’altra mette in campo azioni di pianificazione, riqualificazione urbana, sociale e culturale nonché di marketing territoriale.
Evidentemente siamo consapevoli che gli importantissimi strumenti della pianificazione urbanistica non producono immediati effetti atti a risolvere i  problemi legati al commercio urbano. Serve quindi un approccio progettuale che, da un lato, punti alla programmazione strategica per lo sviluppo del centro storico e, dall’altro, sappia integrare il fronte commerciale con lo spazio pubblico, dando vita a un ambiente attrattivo e dinamico 365 giorni l’anno.
Noi dobbiamo far sì che centro e periferie, con le loro strade, siano luoghi densi di scambi, relazioni, socialità e vita civica. E’ evidente, come ha giustamente sottolineato il sindaco, che  serva un costante confronto con istituzioni, corpi intermedi e tutti gli attori del territorio. Dobbiamo però dotarci di nuove modalità di approccio perché spesso i Tavoli di confronto, quando non divisivi, hanno prodotto pochi risultati. Più che un piano proporrei un condiviso processo per la rigenerazione urbana  fatto di progetti concreti  e decisioni forti e coraggiose.

Uno dei progetti potrebbe essere quella di incentivare l’utilizzo del patrimonio edilizio esistente e inutilizzato.  A fronte di un’incentivazione, il riuso temporaneo degli immobili sfitti nel centro storico, il riaccendersi delle luci in quelle strade, può portare un risultato immediato e che potrebbe consolidarsi nel tempo. Coinvolgiamo tutti: associazioni di categoria, vecchi e nuovi residenti, comunità straniere, proprietari degli immobili sfitti, agenzie immobiliari, pubblica amministrazione. Necessita una mappatura della potenziale offerta immobiliare, affiancata da momenti di partecipazione con i cittadini coinvolgendo anche  le associazioni e le imprese culturali e creative, i laboratori per la microproduzione, startup e quanti possano contribuire.

Vogliamo arrivare a proposte condivise. Con questo spirito propositivo e positivo – conclude l’assessore Cataldino – auspico che il confronto – che vogliamo continuare a partire dagli Stati Generali del Commercio che l’amministrazione ha intenzione di organizzare – possa toccare tutti i temi che possano essere utili a contrastare sul nostro territorio la crisi generale del settore.»

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