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“E’ Domenica domattina, all’interno del Duomo di Taranto, vi sono turisti e pellegrini, la pace e l’atmosfera di spiritualità dei luoghi vengono bruscamente sconvolte da un uomo che inginocchiato davanti all’altare maggiore, con un crocifisso tra le mani, inizia ad urlare intimorendo i presenti, costretti ad uscire dal Duomo. Il sacrestano chiama il 113 per segnalare l’inquietante presenza.

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I poliziotti arrivati in pochi minuti rintracciano l’uomo che nel frattempo, aveva raggiunto l’altare superiore ed accortosi degli uomini in divisa, comincia ad inveire ad alta voce anche nei loro confronti, minacciandoli. Brandendo il crocifisso fra le mani, incalza con le sue farneticazioni deliranti e sconnesse, fino a dare in ulteriore escandescenza spostando i banchi della chiesa.
Gli operatori si trovano di fronte ad una situazione da gestire con la massima professionalità e dopo aver tentato inutilmente di riportarlo alla calma riescono ad immobilizzarlo ed a portarlo all’esterno della Basilica per portarlo negli Uffici della Questura”.
E’ quanto segnala la Questura di Taranto.
“Dalla consultazione presso le banche dati in uso alle Forze dell’Ordine è emerso che già nello scorso settembre, l’uomo, un cittadino irlandese, durante un udienza papale in Piazza San Pietro aveva assunto nei confronti dei poliziotti, addetti al controllo, analoghi atteggiamenti violenti, rifiutandosi di farsi identificare.
Dopo le formalità di rito, lo straniero è stato condotto presso la locale casa circondariale.
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