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L’arcivescovo e il sindaco di Taranto che sospingono piano, con le loro mani, i battenti del portone del Carmine, l’apertura della chiesa e la navata che finalmente si offre agli occhi del pubblico in attesa in piazza Giovanni XXIII con la bella immagine delle statue di “Facies Passionis”.

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È stato questo uno dei momenti più significativi della cerimonia di apertura della terza edizione della mostra, promossa dall’Arciconfraternita del Carmine e dedicata ai volti della Passione, cioè alle più suggestive statue della Settimana Santa pugliese. Quest’anno è stato scelto un tema specifico dando così vita ad una edizione monografica: Lacrime Mariane.

Da Taranto per andare poi a Canosa di Puglia, San Giorgio Ionico, Mottola, Ruvo Di Puglia, Carbonara di Bari, Bitonto, Latiano e Triggiano, il Carmine – grazie alla collaborazione prestata da Confraternite, Sodalizi religiosi e famiglie proprietarie dei simulacri – ospita infatti dieci statue della Madonna Addolorata

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