Pubblicità in concessione a Google

L’Amministrazione Comunale, in occasione della Festa della Repubblica, organizza sabato 1 giugno a Castello Imperiali il convegno “Dialogo con la storia” con la presenza straordinaria di Ennio Trivellin, Presidente dell’Associazione ex deportati sezione di Verona.

Pubblicità in concessione a Google

All’incontro, che sarà coordinato dal Presidente della locale Sezione ANPI Alessandro Rodia, interverranno il Sindaco Antonello Denuzzo, il Presidente del Consiglio Comunale Domenico Attanasi, l’Assessore alla Pubblica Istruzione Sergio Tatarano e la vice Presidente Nazionale dell’Associazione ex deportati Tiziana Valpiana. L’iniziativa, aperta a tutta la cittadinanza, si rivolge in maniera particolare agli studenti che saranno presenti con una delegazione proveniente da tutti gli Istituti Superiori della Città e che avranno la possibilità di porre domande ad Ennio Trivellin.

Ennio Trivellin

Presidente dell’Associazione Nazionale ex deportati sezione di Verona, classe 1928, è stato un giovanissimo partigiano veronese. All’età di 16 anni, studente dell’Istituto Galileo Ferraris, viene arrestato e deportato dai tedeschi nei campi di concentramento di Mauthausen e Gusen.

Il messaggio del Sindaco

“Il 2 giugno si celebra la nascita della Repubblica Italiana ed è nostro dovere, come uomini e donne delle Istituzioni, raccontare e ricordare come si è giunti a questa data simbolo del nuovo corso del nostro Paese. – Dichiara il Sindaco Antonello Denuzzo – Sono orgoglioso di ospitare nella nostra Città Ennio Trivellin, testimone e protagonista della lotta per gli ideali di libertà e democrazia. Appena sedicenne decise da che parte stare e lo fece pagando un prezzo altissimo. Anche grazie al sacrificio di tanti ragazzi come lui oggi possiamo essere qui e incontrarci liberamente. Alla luce di tutto questo non si possono che esprimere giudizi di profonda condanna verso chi, anche da esponente delle Istituzioni, assume atteggiamenti contrari a quei valori conquistati con il sangue di tanti innocenti.”

Pubblicità in concessione a Google