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«Il ministro del Sud, Barbara Lezzi, pensa di aver salvato le risorse del SUD per aver scongiurato l’emendamento leghista che prevedeva il trasferimento alle Regioni del Fondo Sviluppo e Coesione per la programmazione 2021 – 2027. Lo scippo al SUD nel DL Crescita resta eccome: sui sul Fondo Sviluppo e Coesione per la programmazione 2014-2020 e non sarà possibile scongiurarlo perché il comma 13 dell’art. 44 è parte della Decreto Legge sul quale il Governo ha posto la fiducia.» Lo afferma in una nota il presidente del gruppo regionale di Direzione Italia, Ignazio Zullo, che ha presentato una mozione per sollecitare il presidente a una maggiore spesa delle risorse 2014-2021.

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«Grazie a questo Governo GialloVerde, prosegue Zullo, le risorse che non sono state spese (parliamo di oltre 80%) potranno essere riprogrammate dalle Regioni del Nord. Il blitz della Lega, con il suo emendamento, puntava a incassare due volte a danno del Sud a favore delle Regioni del Nord. Per questo ho presentato una mozione urgente per impegnare il Governo regionale a un impegno maggiore nella spesa dei fondi europei (2014-2020), prima che arrivi qualche Regione del Nord a scipparli.

Il ministro del Sud, Lezzi, nulla ha detto o fatto su questo, eppure dell’esistenza/minaccia del comma 13 dell’art. 44 del DL Crescita ne erano a conoscenza in tanti. L’on. Raffaele Fitto, circa due settimane fa, come possono testimoniare i consiglieri regionali salentini, anche del Movimento 5 Stelle, in un incontro alla Camera di Commercio di Lecce aveva gettato il grido d’allarme e i grillini presenti si erano impegnati ad avvertire il loro ministro per sollecitarla a modificare quell’articolo impedendo che fosse rimosso il vincolo territoriale.

Se si vuole davvero bene alla Puglia – conclude Zullo – mi aspetto che sia gli otto colleghi consiglieri regionali del M5S, sia Andrea Caroppo della Lega, dismettano i panni dei filo governativi e sollecitino i loro parlamentari a difendere il Sud che non è terra di conquista solo in campagna elettorale. I pugliesi che hanno votato il Movimento 5 Stelle e Lega alle Europee non pensavano certo di confermare indirettamente un Governo che scippa al Sud per dare al Nord».

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