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Confindustria Taranto ha ritenuto di non essere presente all’audizione programmata lunedì 23 settembre scorso per via dell’assenza – comunicata alla stessa IV Commissione della Regione Puglia – dei referenti di Arcelor Mittal” E’ quanto riporta una nota della associazione datoriale ionica.

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Non si è trattato – prosegue la nota, come è palese, di un’assenza programmata per chissà quali motivazioni – la questione dell’indotto è nota e più volte discussa proprio da quest’associazione in varie sedi – ma dettata da una logica abbastanza scontata, in quanto l’audizione aveva come principale interlocutore proprio l’azienda siderurgica.
Proprio per questo, Confindustria ha preferito proporre alla IV Commissione un rinvio della stessa seduta (così come proposto alla stessa Commissione dai referenti Ami, assenti per un impegno istituzionale concomitante) al fine di ottimizzare il confronto anche a beneficio degli altri interlocutori presenti.
Un incontro teso, come si legge testualmente nella convocazione, a conoscere “l’elenco di beni e servizi che ArcelorMittal acquista, sapere quali sono i fornitori e quali sono i prezzi d’acquisto e capire se, e in che maniera le imprese locali possono essere competitive sul mercato e diventare interlocutori dell’impresa siderurgica”.
Questioni importanti che Confindustria Taranto, come è risaputo, sta affrontando con l’azienda in specifici incontri ma che avrebbe avuto sicuramente interesse ad approfondire ulteriormente in occasione dell’audizione in oggetto, pur ritenendo in realtà non esaustivi gli argomenti proposti, in quanto è evidentemente centrale, al momento attuale, la problematica dei lavoratori, che dovrebbero essere totalmente assorbiti dalle aziende subentranti.

In assenza dell’interlocutore preposto a fornire tali informazioni, rimarca la nota di Confindustra Taranto, l’Associazione ha ritenuto ovvio non esserci perché non avrebbe potuto prodursi alcun chiarimento e alcun ulteriore confronto, (così come è di fatto avvenuto, essendo state riproposte tematiche già da tempo acclarate e verificate).
La disponibilità a partecipare all’audizione- per una prossima e possibilmente imminente occasione- è già stata espressa e continua ad esserci: non per uno ma per diversi motivi, primo fra tutti le risposte che Confindustria è tenuta a dare ai suoi associati in merito alle situazioni che si stanno andando a delineare, in primis proprio quella relativa ai dipendenti.

In discussione – conclude la nota di Confindustra Taranto – ci sono le sorti economiche di un intero tessuto economico fatto da imprese e dai loro lavoratori: ogni altro tipo di strumentalizzazione appare pertanto non soltanto inaccettabile – e quindi da restituire al mittente – ma anche fortemente deleteria in un momento in cui dovrebbe invece prevalere il lavoro di squadra e la massima condivisione delle azioni da mettere in campo.

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