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MUDIT: lavori in corso alla Masseria Solito per realizzare il Museo degli Illustri Tarantini

La masseria Solito diventerà quindi un contenitore culturale di eccellenza ed ospiterà oltre al Museo anche una biblioteca di comunità ed una grande piazza urbana con un’arena all’aperto.

In via Plateja, i lavori di restauro dell’antica Masseria Solito procedono spediti.

Con un sopralluogo l’assessore Ubaldo Occhinegro assieme al Direttore Lavori, al dirigente llpp. Arch. Cosimo Netti e al rup. Ing. Donato Nistri hanno appurato lo stato di avanzamento dei lavori da parte delle ditte incaricate dei lavori.

Un edificio restituito alla Storia

La Masseria “Solito” è uno dei tanti edifici storici di Taranto che racchiude come uno scrigno prezioso secoli di storia.

Come altri fabbricati, ubicati prevalentemente nel nucleo più antico della città, prende il nome da uno degli ultimi proprietari della masseria stessa, ovvero la famiglia Solito, originaria della Spagna e giunta sulle rive dello ionio al tempo della dominazione iberica.

Gli studi compiuti fanno risalire l’attuale corpo di fabbrica alla metà del 1600 circa, benché – come in molti altri casi – la costruzione attualmente visibile sia stata edificata su strutture già esistenti. Nella sua struttura principale racchiude una masseria che era anche casa padronale, con due torri, delle vasche per la fermentazione del mosto e un ampio terreno dedicato alla coltivazione di vigne, olivi ed alberi da frutto, che testimoniano tanto l’impiego residenziale quanto la destinazione agricola del fabbricato.

Ubicata nella parte orientale di Taranto, lungo la attuale via Plateia, la masseria vede testimoniata la sua importanza anche dall’aver dato il nome alla località che la ospita, ovvero Solito – Corvisea.

Ma non fu solo la famiglia Solito ad aver dato lustro alla masseria, altro padrone d’eccezione fu il famoso scrittore e commediografo Cesare Giulio Viola, che qui trascorse infanzia e giovinezza ed a cui sarà dedicata la nuova vita del fabbricato.

Lavori in corso, un cantiere a cielo aperto

I lavori procedono secondo cronoprogramma: c’é stata – commenta l’Assessore Occhinegro, già progettista del MUDIT- una massiccia operazione di pulizia dell’edificio dai detriti e dalle piante infestanti che si erano accumulati negli anni. Sono state inoltre rimosse tutte le superfetazioni e le parti in pericolo di crollo o già crollate come i tetti a falde, di cui però sono stati recuperati tutti i coppi originali non distrutti. Stiamo adesso compiendo le operazioni di scavo per raggiungere la quota pavimentale di progetto, con la supervisione archeologica necessaria ed in stretto contatto con la Soprintendenza. Nei prossimi giorni effettueremo approfondite indagini georadar in tutti gli ambienti e nell’atrio per appurare possibili emergenze archeologiche o cisterne e sotterranei nascosti. Confido che l’edificio, che si sta disvelando ai nostri occhi nella sua configurazione originaria, dopo la liberazione da tutte le macerie e stratificazioni del tempo, ci riserverà enormi sorprese e rappresenterà un gioiello a testimonianza di un importante passato da restituire ai posteri“.

MUDIT, il Museo dei Tarantini Illustri

La masseria Solito diventerà il Mudit, Musei degli illustri tarantini e casa di Cesare Giulio Viola grazie ad un ampio progetto di restauro, recupero, riqualificazione, adeguamento funzionale e tecnologico che trasformerà l’immobile in un grande polo culturale.

La masseria Solito diventerà quindi un contenitore culturale di eccellenza ed ospiterà oltre al Museo anche una biblioteca di comunità ed una grande piazza urbana con un’arena all’aperto.

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