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Caro sindaco Rinaldo Melucci ascolti anche il mio incoraggiamento, sentito e cordiale, a riprendere posto nella cabina di comando e continuare così come stava facendo, con la preghiera di comunicare un po’ di più i progetti in essere alla sua città, perché non tutti hanno la fortuna di poter assistere in modo diretto al suo impegno serio e stoico. I numerosi apprezzamenti alla sua giunta sono un’attestazione di stima nei suoi confronti avendola lei nominata“. E’ la riflessione che il maestro Piero Romano, direttore artistico dell’Orchestra Ico Magna Grecia, consegna a una lettera aperta alla città e al sindaco Rinaldo Melucci, che nei giorni scorsi ha rassegnato le dimissioni per questioni legate alla tenuta della maggioranza.

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Al dimissionario primo cittadino del capoluogo ionico continuano quindi a giungere le attestazioni di stima tanto dai partiti politici della sua maggioranza che dagli operatori economici e culturali del territorio.

“Sento il dovere – spiega Piero Romano – di intervenire per dare anche io, in maniera modesta, ma al tempo stesso responsabile, il contributo ad una lettura dell’attuale momento storico di Taranto. La mia analisi è solo e soltanto quella di un operatore culturale e di un cittadino attivo, e non vuole e non potrebbe essere quella di un politologo e tantomeno quella di un politico. Fatte le dovute premesse devo ammettere che la situazione mi preoccupa e mi rattrista;
Taranto è una città che merita di vedere giungere a compimento i progetti che vengono disegnati e promossi in sede elettorale”.

Il direttore artistico dell’Orchestra della Magna Grecia da cittadino afferma di pretendere che “si concluda il percorso di chiunque sieda allo scranno più alto di questa città. È inaccettabile che un territorio rallenti la sua storia di crescita e di progresso. Non ricordo che ci sia stato un periodo scevro di polemiche e di vero e proprio odio (gli “haters” di professione), ma altrettanto non ricordo che ci sia stato un momento così determinante per il cambiamento di questa città come quello che stiamo vivendo.

Cari concittadini – dichiara Piero Romano a conclusione del suo ragionamento – questo è il momento della fiducia, questo è il momento della ripresa, questo è il momento di pensare a quanto le nostre parole ed il nostro comportamento possano influire sul nostro futuro e quello dei nostri figli. Rispettiamo le Istituzioni che ci rappresentano perché loro sono lo specchio della nostra vita cittadina e devono garantire, a loro volta, il rispetto dei nostri diritti ai tavoli di comando. Io ci credo“.

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