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Yilport, Global Ports, ZES, Distripark, sono solo alcuni dei nomi legati al rilancio di Taranto e del suo porto. Per questo siamo sorpresi, preoccupati e fortemente contrari alla ipotizzata chiusura della Polizia di Frontiera-Scalo Marittimo a Taranto.

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E’ quanto comunica Gianni Cataldino, Assessore alla polizia locale del Comune di Taranto, in una nota ai media. “In una città in pieno rilancio, che ha nel mare una delle leve di sviluppo più importanti e che, visti gli importanti investimenti e progetti in corso e prossimi, avrebbe bisogno di un considerevole incremento di donne e uomini della Polizia di Stato. E invece di rinforzarlo si valuta invece di chiudere un presidio importante per la città e il suo porto. Vogliamo pensare a un cortocircuito informativo che non ha permesso di considerare quanto rilevante sia Taranto con il suo porto nella strategia nazionale. Il rafforzamento della presenza della Polizia di Stato su questo territorio proprio in presenza dell’arrivo di investimenti nazionali e internazionali, diventa indispensabile per garantire con le altre forze dell’ordine le condizioni di sicurezza e legalità necessarie a tutelare uno sviluppo sano ed duraturo.

“La città di Taranto – prosegue Cataldino –  ha un ruolo centrale nel futuro dell’economia italiana e l’amministrazione Melucci, che è grata della collaborazione delle forze dell’ordine in questo momento cruciale, ha avviato con il Questore di Taranto un serrato confronto sulla necessità di tenere alta l’attenzione sul territorio e sul porto che è anche presidio di accoglienza attraverso il suo Hotspot. Il proficuo lavoro e i risultati ottenuti non possono e non debbono essere inficiati da una riduzione di uomini e mezzi.”

“Per questo intendiamo porre con determinazione al governo nazionale e in ogni sede utile l’esigenza di non privare Taranto di questo presidio e dei suoi agenti e anzi di rafforzare la presenza di uomini e donne della P.S. indispensabili a garantire il pieno equilibrio tra sviluppo, sicurezza e legalità”. Conclude la nota

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