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“Lo scenario che vorrei sviluppare nella mia nuova veste, in continuità con il grande lavoro di pianificazione svolto sinora, è quello della qualificazione urbana.” E’ quanto comunica
l’Assessore Urbanistica e mobilità del Comune di Taranto Augusto Ressa.

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“Come migliorare l’aspetto ed il funzionamento della città per migliorare la qualità della vita dei suoi abitanti. In tal senso mi piace la prospettiva del Sindaco Melucci, di una città “normale” che non vuol dire “banale”. Ma poi, come fa ad esser banale una città con due mari, due centri storici (Isola Madre e Borgo), due Isole Cheradi e un’area industriale fra le più estese d’Europa? Per tacer del Porto! Insieme all’elaborazione del PUG, che richiederà naturalmente i suoi tempi, punterò ad azioni tematiche. Il piano del verde mi sembra indispensabile, basandomi sulla prima indagine condotta con il DPP. In coerenza con il programma del Sindaco Melucci della green town, guarderei al verde come elemento strutturante ed unificante della città, capace di ricollegare con un fiume verde i vari quartieri.”

Il piano del colore non puo’ essere oltre rinviato, perché la qualità dei luoghi di vita è data anche dal cromatismo delle sue componenti e ciò vale per i tessuti storici, come per quelli più recenti. Partirò con l’Isola Madre e con il Borgo, dove scelte inappropriate hanno già determinato inaccettabili disarmonie.

Il piano dell’illuminazione pubblica, ma preferirei il piano delle luci, potrebbe interessare la quantità e soprattutto la qualità delle luci nelle ore serali, affrontando il tema del risparmio energetico e della valorizzazione delle emergenze architettoniche, da legare poi al piano del verde e, in generale dell’arredo urbano, ma anche al Piano per il Superamento delle Barriere Architettoniche: la scarsa o cattiva illuminazione costituisce barriera architettonica.

I percorsi tematici, dell’archeologia, del medioevo e via via fino al novecento, come i percorsi panoramici da e verso la città, potrebbero costituire, insieme all’analisi degli spazi vuoti pubblici muti, una mappa di riferimento per interventi mirati di rigenerazione urbana.

Le stupefacenti aree dell’ex SARAM entro cui ricade il palazzo Brasini, prossimo alla cessione in couso, insieme all’isola di San Paolo, il tratto a margine della pineta Cimino, potrebbero svolgere un ruolo determinante per accogliere gli sport nautici nel quadro dell’organizzazione dei Giochi del Mediterraneo, e costituire occasione per la riappropriazione di quei contesti di eccezionale interesse sotto il profilo paesaggistico e storico da parte della città.

Occorre progettare in grande, sfruttando al massimo le potenzialità di un territorio unico nel suo genere, che puo’ diventare attrattore di livello internazionale. Va portato a termine in fretta quanto già impostato in questi due anni dell’Amministrazione comunale. E’ il momento di raccontare positivamente e compiutamente il paesaggio unico di Taranto a chi riceve messaggi distorti della città, bisogna insistere sulla storia di Taranto e sul suo ruolo nel Mediterraneo, bisogna finalmente mostrare quanto sappia essere accogliente ed attrattivo il capoluogo ionico.”

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