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La firma del decreto che istituisce la Zes Ionica costituisce l’ennesimo tassello aggiunto al quadro di diversificazione e rilancio dell’economia tarantina che l’amministrazione Melucci sta costantemente definendo”.

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Cosi Gianni Cataldino Assessore allo sviluppo economico intervenendo a margine della istituzione delle zone economiche speciali.

Le ZES

Le Zone economiche speciali, sono aree portuali, retro portuali o piattaforme logistiche in cui le imprese potranno investire con incentivi fiscali definiti dalla legge (credito di imposta per gli investimenti, semplificazioni amministrative, altri benefici che le singole Regioni intendono definire).

I numeri sono importanti e per il Sud si prevede un valore aggiunto che si attesterebbe quasi sui 20 miliardi di euro.

Le ricadute su Taranto

“La ZES farà crescere l’economia globale del nostro territorio ed i suoi livelli occupazionali attraverso un incremento degli investimenti anche esteri ed un aumento delle esportazioni, grazie alla semplificazione amministrativa, alla disponibilità di infrastrutture messe nelle aree industriali, portuali e aeroportuali, agli incentivi fiscali previsti dal decreto istitutivo e agli ulteriori incentivi regionali per investimenti delle imprese che si vorranno allocare.
Chiesta da Taranto sin dal 2010, la Zes è finalmente nata e l’amministrazione Melucci ritiene che, più che correre per attestarsene il merito, sia opportuno correre tutti per farla crescere. L’esperienza delle due Zes, Campania e Calabria, istituite più di un anno fa ma che solo ora iniziano ad avvicinarsi alla operatività, ci aiuti a superare i ritardi burocratici ed istitutivi che solo un lavoro sinergico tra Governo, Regioni, AdSP e Comuni può produrre. Come sempre noi saremo pronti a dare il nostro fattivo contributo a tutto ciò che è utile allo sviluppo di Taranto e dei territori circostanti con grande spirito di collaborazione con la regione Basilicata partner di questa Zes interregionale.”

Aggiunge Gianni Cataldino.

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