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Il Contratto Istituzionale di Sviluppo di Taranto verso la stesura definitiva

La riunione del 17 dicembre farà quindi il punto sullo stato dei fatti del lavoro svolto sinora, verificando altri progetti da inserire nella programmazione.

foto Wikipedia (Joetaras (discussione • condrebbute)

Il prossimo 17 dicembre si riunirà il Tavolo Istituzionale Permanente del Contratto Istituzionale di Sviluppo (CIS), istituito per attuare gli interventi funzionali a risolvere le situazioni di criticità ambientale, socioeconomica e di riqualificazione urbana, riguardante la città e l’area di Taranto .

Il Ministero istruirà un informativa per accelerare l’avanzamento e la spesa dei progetti in corso e quelli ancora da cantierizzare e proporrà i nuovi interventi, l’individuazione delle nuove linee finanziarie da attivare, e le misure da deliberare.

Dopo la riunione preliminare del 17 dicembre – spiega Mino Borraccino, Assessore allo sviluppo economico della Regione Puglia, seguirà quella già fissata del 17 gennaio 2020, con la quale si completerà il quadro degli interventi previsti per Taranto dal Tavolo Interistituzionale. Il nostro auspicio è che si possa celermente procedere verso la realizzazione di tutte le opere, le attività e gli investimenti previsti nel CIS per favorire la rinascita socio-economica di questa importante, strategica, nonchè incantevole provincia pugliese.”

Una città, tre tavoli di confronto

La riunione del 17 dicembre farà quindi il punto sullo stato dei fatti del lavoro svolto sinora, verificando altri progetti da inserire nella programmazione. Successivamente, nella riunione già calendarizzata per il 17 gennaio, si provvederà a far ripartire le azioni per accelerare la spesa, tracciare il nuovo quadro di sviluppo e affiancare progetti di valorizzazione dei settori economici tradizionali esistenti. Come primo passo si è riunito il Tavolo Tecnico, che ha esaminato lo stato dell’arte dei progetti già presentati e suddivisi in tre macroaree: “Taranto nuova”, “Taranto attrattiva” e “Taranto sana, sicura, sociale”.

Tavolo 1, “Taranto Nuova”

Il Tavolo 1, “Taranto Nuova” segue l’azione per il recupero urbano della città vecchia, già in fase di realizzazione, e per il Borgo. Essa, trasmessa con decreto MIBAC che ha sbloccato 90 mln di euro, è articolata in: progetti già finanziati con il Decreto Bonisoli per ca. 60 mln (tra questi: il recupero del Palazzo degli Uffici di proprietà comunale, che include nuovi spazi per il MArTa); progetti da finanziare con DM ad hoc (restanti ca. 30 mln di euro) per il restauro del Ponte girevole, la valorizzazione del Castello Aragonese, un progetto per la valorizzazione turistico-culturale dell’Arsenale militare, che è in attesa del piano esecutivo dei lavori che dovrebbero prevedere altresì l’allestimento di un’area museale; la rigenerazione del quartiere Tamburi per il quale sono stati già attivati interventi di edilizia residenziale, forestazione urbana per circa 70 mln di euro. E’ prevista la realizzazione di 154 alloggi ERP ai quali si sommeranno altri 62 alloggi di housing sociale finanziati dalla Regione Puglia nelle aree del quartiere Paolo VI, delle località di Lama e S.Vito.
Inoltre sono al vaglio altri progetti: nuovi interventi per il Palazzo Frisini, quale sede del costituendo Tecnopolo, per il quale si auspica l’inserimento nella ZES assieme all’area di Porta Napoli e alle aree SIN.

Il MiBACT ha dichiarato che ricercherà ulteriori risorse economiche, per accompagnare il programma di rigenerazione con azioni mirate di comunicazione e mediazione, per la realizzazione di nuovi servizi e spazi urbani utili a favorire l’integrazione sociale.

Tavolo 2 “Taranto attrattiva”

Il progetto sul Tecnopolo, per lo sviluppo sostenibile, all’attenzione anche del Tavolo 2 “Taranto attrattiva”, un’azione già avviata, finanziata con 9 mln di euro in 3 anni e per la quale verranno richiesti ulteriori 12 mln di euro, poiché inserita anche nel piano industriale; Nel Tavolo 2 previste azioni per l’internazionalizzazione, curate dall’ICE; l’azione per la ZES ionica che si interseca con quella del distripark in corso di istruttoria con il CIPE per investimenti di circa 12 mln di euro;il progetto Agromed a carico sempre del Cipe che sta per sbloccare 9 mln di euro; progetti per interventi nel quartiere Salinella, che sarà teatro dei Giochi del Meditarraneo.
Sono in corso delle trattative dell’Autorità portuale con un gruppo cinese per gestire l’area ex yard Belleli). Inoltre c’è la conferma della istituzione della zona franca doganale per Taranto mentre sono previsti focus politici per promuovere governance e strumenti agevolativi nuovi.

Tavolo 3 “Taranto sana, sicura e solidale”

Il Tavolo 3 “Taranto sana, sicura e solidale” si sta occupando invece di iniziative come la bonifica e l’ambientalizzazione di alcune aree compromesse, per un importo di 1,1 mld di euro; altri interventi nelle aree escluse per un importo di 286 mln di euro. Esso prevede risorse per le famiglie bisognose ( circa 30 mln di euro) per le quali è stato pubblicato il 6 novembre scorso il bando per individuare il soggetto che fornirà supporto strategico a questa iniziativa; il piano del commissario straordinario alle bonifiche che prevede 55 interventi mappati per 211 mln di euro, già avviati e/o programmati; poi c’è la richiesta avanzata per il completamento degli interventi di bonifica da realizzare in 10 anni per circa 720 mln di euro; il progetto per il nuovo ospedale S. Cataldo, che sta subendo criticità legate alla recente sentenza del TAR di Lecce, mentre sono già stati effettuati acquisti di apparecchiature medicali e la ristrutturazione dell’ospedale Moscati.
Tra i nuovi progetti presentati da vari Enti ci sono quello per il recupero del lungomare V. Emanuele III (49,6 mln di euro); quello per il recupero del liceo artistico Lisippo (9 mln di euro); per la ristrutturazione ed il recupero funzionale del palazzo degli Uffici; per il recupero e la rifunzionalizzazione di masserie e case sparse; per il recupero di palazzo Frisini (8,5 mln di euro); per il Sistema di ormeggi destinati al turismo nautico (2,8 mln di euro); per il sistema di trasporto e di logistica integrata (1,8 mln di euro); per il sistema di monitoraggio, archiviazione, consultazione delle autorizzazioni ambientali del territorio della provincia di Taranto (10,5 mln di euro); elaborazione di forme di partenariato pubblico/privato per la gestione delle imprese che operano sul demanio marittimo secondo criteri di sostenibilità ambientale.

Tra i progetti presentati dal Comune di Taranto quello per la riqualificazione dell’area dei docks di Porta Napoli e la realizzazione di Punto di Sbarco (80 mln di euro); infrastrutturazione della rete portuale di trasporto pubblico urbano basata su Bus Rapid Transit ad alimentazione elettrica (143 mln di euro); recupero della Torre d’Ayala e la realizzazione della Città della Scienza – Planetario di Taranto (8 mln di euro); il finanziamento area Salinella ( circa 6,9 meuro) riguardante area interessata dai Giochi del Mediterraneo.

La CCIAA di Taranto invece ha presentato un progetto per il BES (benessere equo e sostenibile); per la Scuola di alta formazione per la progettazione e gestione di territori sostenibili; per l’Osservatorio sul benessere equo e solidale; per un Laboratorio d’Impresa.
L’ex Ilva ha presentato un progetto per la riconversione della Cava l’Amastuola (160 mln di euro) per la quale anche il Comune di Crispiano propone l’infrastruttura stradale di collegamento con il bioparco (10 mln di euro). Altro progetto presentato dal Comune di Crispiano è quello per il Centro servizi nella zona ZES a supporto del tecnopolo, della filiera della canapa e del GNL e biognl per autotrazione (5 mln di euro); un progetto per la Ciclovia e una green road (1 mln di euro); per il recupero ambientale e paesaggistico dell’area circostante il centro educazione ambientale di Crispiano nell’area dell’acquedotto del Triglio (625 mila euro); la ristrutturazione delle piste forestali (236 mila euro); la riqualificazione del parco di Torre Cacace ed il consolidamento del bene storico (1,150 mln di euro). L’Autorità Portuale ha presentato progetti per la banchina ex torpediniere (30,5 mln di euro); per la Green ship recycling, un hub per attività di demolizione e riciclo delle parti delle navi; progetti per la protezione costiera, per la riqualificazione dell’affaccio a Mar Grande della città vecchia di Taranto (65 m euro). Lo SNAM ha presentato progetti per lo sviluppo di un impianto a biometano da forsu; per la realizzazione di un impianto pilota di power to hydrongen (energia ricavata dall’idrogeno); infrastrutture per la mobilità sostenibile, una stazione per il rifornimento di gas naturale liquefatto e compresso; un progetto di riqualificazione energetica degli immobili comunali; e per lo sviluppo di aree portuali. L’ENEL ha presentato progetti di rete elettrica intelligente, Smart grid, di E-city per l’isola della città vecchia di Taranto; di illuminazione pubblica intelligente, mobilità elettrica, sistemi di vigilanza, porto verde di Taranto, produzione energia da fonti rinnovabili nel territorio tarantino (enel green power).

Sono previsti altresì nuovi progetti per aggiornare i dati epidemiologici oncologici, ospedalieri e quelli sul latte materno ed sul cordone ombelicale.

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