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L’emergenza neve è davvero infinita. Il generale inverno alzerà nuovamente la voce nelle prossime ore, quando avremo nuovamente a che fare con fenomeni che si spingeranno diffusamente fino a bassa quota e localmente in pianura, segnatamente in questo weekend.
Facciamo dunque il punto della situazione con le previsioni aggiornate, individuando in particolare le zone maggiormente a rischiodi nevicate.

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Dando uno sguardo allo scacchiere europeo salta subito all’occhio una profonda anomalia nel campo termico e di pressione, specie sui settori centro-occidentali, una sorta di autostrada per le perturbazioni dirette verso l’Italia e, complici temperature piuttosto basse, le nevicate torneranno a farci visita, fino a bassissima quota.
Ci troviamo già in emergenza neve per gli ingenti accumuli che si stanno sommando nelle ultime settimane: ad esempio sull’arco alpino siamo a circa 1 metro intorno agli 800/1000 metri, specie sulle Dolomiti e Alpi centrali (non accadeva dal 2014 di avere così tanta neve). Ad Asiago (VI) per esempio siamo a circa 170 cm di neve caduta nell’ultima settimana. Ancora più impressionanti sono le cumulate sugli Appennini, dove si sfiorano e superano a volte addirittura i 2 metri in località come Sestola (MO) e all’Abetone (PT). Oltre ai disagi sulla rete stradale e alle possibili interruzioni delle linee elettriche, nei prossimi giorni andrà prestata la massima attenzione anche al pericolo valanghe (molto elevato), in considerazione soprattutto delle due giornate in “zona gialla” previste dall’ultimo decreto, che potrebbero favorire lo spostamento di molte persone.

Gli ultimi aggiornamenti dei modelli internazionali propongono un ulteriore raffreddamento a causa dell’arrivo di aria gelida dall’Europa orientale tra sabato 9 e domenica 10. Complice l’incedere di unciclone in discesa dall’Atlantico proprio nel corso del weekend del 9/10 gennaio la neve tornerà a farci visita a quote bassissime. Sabato nevicate interesseranno diffusamente gli Appennini centrali, sopra i 5-600 di quelli adriatici e toscani e oltre i 1800 metri del resto della dorsale. Domenica, la quota neve scenderà ulteriormente così da cadere fino a quote di bassa collina in Toscana (in serata) e poi anche su Marche, Umbria e Abruzzo (3-500m). Quote più alte al Sud e sui rilievi di Lazio e Molise. Ma non è finita. L’inizio della prossima settimana vedrà ancora possibili nevicate a quote prossime alla pianura. Lunedì 11 in Toscana e a 200 metri su Marche e Umbria.

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