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Due interventi infrastrutturali su rotaia sono in arrivo a Taranto: il primo riguarda il collegamento ferroviario centralizzato ed elettrificato tra la stazione di Taranto e la Piastra Logistica ( 4° e 1° sporgente del porto), che dovrebbe essere attivato entro l’agosto del 2020; nello stesso anno, precisamente entro il mese di aprile, dovrebbe entrare a regime anche lo scalo merci di Cagioni, per il collegamento con il Molo Polisettoriale e la predisposizione del collegamento al futuro 5° sporgente”.

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A comunicarlo è il deputato del Movimento 5 Stelle, Giovanni Vianello, al termine di un proficuo incontro a Roma con Roberto Pagone, responsabile degli Investimenti Area Sud di RFI.

Inoltre, per ciò che riguarda il raddoppio in variante della tratta Bari Sant’Andrea – Bitetto sulla linea Bari – Taranto (la cui opera costituisce l’ultimo pezzo ancora mancante per il completamento dell’intera opera), la previsione per la sua conclusione fa riferimento alla fine del prossimo anno, ossia il 2019”, aggiunge Vianello che a RFI ha chiesto chiarimenti anche sulla velocizzazione della linea Taranto – Brindisi, che ad oggi viaggia intorno ai 140 chilometri orari. “L’efficientamento dei tempi per il collegamento su rotaia tra Taranto e Brindisi è un punto sul quale lavoreremo in seguito, anche aprendo l’interlocuzione con il governo, in particolare con il Mit e il ministero per il Sud. Quest’ultimo già a conoscenza di un ulteriore fronte, ugualmente utile per la nostra regione. Infatti, sul versante dei progetti di collegamento interregionale è al vaglio un interessante opera guidata da RFI per la creazione di una bretella capace di collegare su rotaia la stazione di Brindisi con l’aeroporto cittadino. In sintesi, se dovesse andare a sistema un più efficace collegamento ferroviario tra le quattro province pugliesi da Bari a Lecce, sia la bretella per l’aeroporto che la velocizzazione della tratta Taranto – Brindisi potrebbero costituire un vero punto di forza per la parte meridionale della Puglia, magari un possibile volano per il nostro settore terziario”.

In ultimo, nelle mie richieste ho fatto riferimento alla tratta Taranto – Sibari, il cui progetto di raddoppio risulta ad oggi essere in stand by per mancanza di volontà politica da parte dei governi precedenti. Ma sul punto, insieme alla questione della velocizzazione della linea Taranto – Brindisi, incontrerò nuovamente i tecnici RFI dopo aver fatto un passaggio anche con i Ministeri competenti e interessati, in quanto queste due tratte possono aumentare le potenzialità della ZES Jonica, che comprende appunto Francavilla Fontana (tratta ferroviaria Taranto-Brindisi) e Pisticci (tratta ferroviaria Taranto-Sibari)”, sottolinea.

Tutto questo, per due ordini di motivi: non ci può essere diversificazione economica e quindi, rilancio di un territorio, senza una adeguata rete infrastrutturale e secondariamente, ma non per importanza, dobbiamo puntare sempre di più, anche da noi al Sud, a un trasporto su rotaia con il fine di abbattere l’abuso che in questi anni è stato fatto dello spostamento su gomma, sia di persone che di merci”, conclude Vianello.

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